nero, rosso
buio, urla..
che succede ?
urlare al mondo e non essere capiti,
urlare al muro e sentire il nulla
urlare in mezzo alla gente e sentire l'eco
dove vai?
chi sei?
come puoi sentirti solo in mezzo alla gente?
come puoi farti sentire solo le urla di te stesso in una stanza buia?
li nel buio del tuo IO, senti solo la tua voce
li nel buio del tuo IO, vedi solo la tua faccia
no
non può
non può essere vero...
Parole di qualcuno che mi assomiglia
mercoledì 20 febbraio 2013
mercoledì 30 gennaio 2013
ARS
"premessa: quanto segue non è frutto solo della mia mente, ma buona parte sono idea frutto della collaborazione filosofica con un amico, oltre alla citazione di un suo pensiero straordinariamente intenso"
le luci della città corrono veloci intorno a strade disseminate di persone come ciottoli sulla riva di un fiume
camminando lungo scie di luce, persi tra nella marea
non sarebbe forse sciocco assumere questa come come visione univoca di una realtà fitta quanto la trama che ogni notte Penelope disfaceva? come lei anche noi prendiamo continuamente tempo davanti all'impossibilità di scorgere cosa si cela dietro al velo.
ma forse la via più semplice non la quella corretta, non vedere il velo, e vedere in esso una realtà che non esiste è una visione fugace e falsa, abbandonarsi alla visione di se stessi non è sufficiente, occorre astrarsi dalla realtà forse? guardare ad essa da un punto di vista diverso?
la risposta purtroppo è ancora la stessa, non è abbastanza, cosa fare dunque?
la risposta risiede si nell'astrazione, ma non fine a se stessa, il momento in cui l'astrazione termina, in cui il velo è disfatto, sta per ricomporsi, ed ecco attraverso la sua trama scorgiamo per un attimo la verità finale, prima che questo si ricomponga e ci impedisca nuovamente di vedere.
sai, mi chiedo, tutto ciò ci rende vivi? è questo il senso ?
mi chiedi il senso della vita?
o forse qualcosa per cui valga la pena vivere questa vita?
...ma... il punto è che ognuno deve scegliere una cosa e dedicargli la vita, e vivere per quella
la vita non ha senso da sola
deve essere vissuta per qualcosa....
le luci della città corrono veloci intorno a strade disseminate di persone come ciottoli sulla riva di un fiume
camminando lungo scie di luce, persi tra nella marea
non sarebbe forse sciocco assumere questa come come visione univoca di una realtà fitta quanto la trama che ogni notte Penelope disfaceva? come lei anche noi prendiamo continuamente tempo davanti all'impossibilità di scorgere cosa si cela dietro al velo.
ma forse la via più semplice non la quella corretta, non vedere il velo, e vedere in esso una realtà che non esiste è una visione fugace e falsa, abbandonarsi alla visione di se stessi non è sufficiente, occorre astrarsi dalla realtà forse? guardare ad essa da un punto di vista diverso?
la risposta purtroppo è ancora la stessa, non è abbastanza, cosa fare dunque?
la risposta risiede si nell'astrazione, ma non fine a se stessa, il momento in cui l'astrazione termina, in cui il velo è disfatto, sta per ricomporsi, ed ecco attraverso la sua trama scorgiamo per un attimo la verità finale, prima che questo si ricomponga e ci impedisca nuovamente di vedere.
sai, mi chiedo, tutto ciò ci rende vivi? è questo il senso ?
mi chiedi il senso della vita?
o forse qualcosa per cui valga la pena vivere questa vita?
...ma... il punto è che ognuno deve scegliere una cosa e dedicargli la vita, e vivere per quella
la vita non ha senso da sola
deve essere vissuta per qualcosa....
lunedì 28 gennaio 2013
23:35
when the sun goes down
and the lights begin to glow
looks up and keep smiling
because the only solution
is to stand and fight
sabato 26 gennaio 2013
Scorre..
Ti guardi intorno e tutto scorre, forse con troppa sicurezza forse con la forza di ciò che non ha nulla da perdere..
Tutto scorre, ma più veloce di quanto tu possa capire, ma non più veloce di quanto tu possa comprendere... Allora ti ritrovi li seduto davanti all'orologio a a riflettere su immagini scolpite nei tuoi occhi ma di cui non cogli il senso.. Perduto nel rumore del pendolo ti chiedi se non sia stato tu a muoverti troppo in fretta, a perdere di vista il senso vero delle cose... Allora rimani li a fissare il tempo..
Tutto scorre, ma più veloce di quanto tu possa capire, ma non più veloce di quanto tu possa comprendere... Allora ti ritrovi li seduto davanti all'orologio a a riflettere su immagini scolpite nei tuoi occhi ma di cui non cogli il senso.. Perduto nel rumore del pendolo ti chiedi se non sia stato tu a muoverti troppo in fretta, a perdere di vista il senso vero delle cose... Allora rimani li a fissare il tempo..
venerdì 25 gennaio 2013
Miss
In una versione horror della famosa storia di Carroll si diceva che la follia non è uno stato della mente ma un luogo... Forse questa definizione tanto azzardata vale anche per il sentimento che si prova quando ci manca qualcuno o qualcosa..
La mancanza la vedi.. La senti nella testa... La senti sulla pelle.. La vivi nella carne e nel cuore.... È un sentimento quasi viscerale che ti invade tutto il corpo non solo la mente.. Anche se un osservatore esterno potrebbe vederti accanto all'oggetto o alla persona che ti manca.. Fisicamente parlando.. questo sentimento trascende i limiti spaziali e temporali a cui siamo abituati.. Puoi avere davanti ai tuoi occhi ciò che ti manca eppure provare ugualmente quel sentimento... Che ti lascia li senza forze.. Ad ascoltare i silenzi che un tempo erano riempiti da ciò che ti manca... Ma allora mi chiedo... Anzi vi invito... Voi che leggete a chiedervi... Mi manca qualcuno o sono io che manco a qualcun'altro?
La mancanza la vedi.. La senti nella testa... La senti sulla pelle.. La vivi nella carne e nel cuore.... È un sentimento quasi viscerale che ti invade tutto il corpo non solo la mente.. Anche se un osservatore esterno potrebbe vederti accanto all'oggetto o alla persona che ti manca.. Fisicamente parlando.. questo sentimento trascende i limiti spaziali e temporali a cui siamo abituati.. Puoi avere davanti ai tuoi occhi ciò che ti manca eppure provare ugualmente quel sentimento... Che ti lascia li senza forze.. Ad ascoltare i silenzi che un tempo erano riempiti da ciò che ti manca... Ma allora mi chiedo... Anzi vi invito... Voi che leggete a chiedervi... Mi manca qualcuno o sono io che manco a qualcun'altro?
domenica 16 dicembre 2012
like a cracked glass
And all i have done,
And all i thought i could done,
Like a cracked glass,
Lost in some memories of someone
when you are looking down the road
while it snows
And all i thought i could done,
Like a cracked glass,
Lost in some memories of someone
when you are looking down the road
while it snows
giovedì 6 dicembre 2012
Ti sembra facile vero?
quanto è facile dire a qualcuno " il modo migliore è questo" quanto è facile sentirsi in dovere di parlare a qualcuno del modo in cui fare qualcosa, il modo giusto di interpretare il mondo e di interfacciarsi ad esso.
ma cosa succede quando colui che da il consiglio corrisponde anche a colui che deve seguirlo?
dare un consiglio a se stesso risulta una delle cose più difficili in quello che potremmo definire un rapporto monopersonale, modificando un pò il termine interpersonale, ci riferiamo così al modo che abbiamo per suggerire a noi stessi come comportarci prendendo come punto di riferimento i consigli che daremmo a nostra volta a qualcuno nella stessa condizione.
già il chiedersi perchè questa tecnica non ha effetto risulta un circolo vizioso della stessa, inutilmente vaghiamo nella nostra mente forse aspettando che qualcuno ci dia quel consiglio che ci serve per sentirci "completi".
ma cosa succede quando colui che da il consiglio corrisponde anche a colui che deve seguirlo?
dare un consiglio a se stesso risulta una delle cose più difficili in quello che potremmo definire un rapporto monopersonale, modificando un pò il termine interpersonale, ci riferiamo così al modo che abbiamo per suggerire a noi stessi come comportarci prendendo come punto di riferimento i consigli che daremmo a nostra volta a qualcuno nella stessa condizione.
già il chiedersi perchè questa tecnica non ha effetto risulta un circolo vizioso della stessa, inutilmente vaghiamo nella nostra mente forse aspettando che qualcuno ci dia quel consiglio che ci serve per sentirci "completi".
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